giovedì 21 marzo 2013

Giornalisti, effetto domino e coerenza

Ancora non ho speso una parola per la categoria dei giornalisti, parlo di tutti: quelli che scrivono e quelli che stanno in TV.
Anche loro, se non principalmente loro, hanno avuto e tuttora hanno una grande influenza per la crisi che c'è ora in atto.
La crisi c'è in tutto il mondo, certo, ma intanto è l'Italia che va a picco. In Giappone, se non sbaglio, il debito pubblico è il doppio rispetto quello italiano, ma vanno alla grande e non sono in panico.
Se qui il debito aumenta di 0,5 subito tutti i giornali e televisioni a dire che bisogna risparmiare perché non ci sono soldi, il cittadino spaventato non compra più niente, i negozi quindi non vendono niente, le fabbriche quindi producono senza guadagnare, le imprese falliscono e lasciano a casa i cittadini senza più soldi: quindi avevano ragione i giornalisti....NO!
È ovvio che ormai il cerchio è già stato innescato, ma se fin dall'inizio si continuava a fare come sempre fatto, la crisi sarebbe già passata, a parer mio.
Poi i politici non hanno certo aiutato, ma questo è un altro discorso.
Ah, poi la coerenza dei giornalisti, sempre affascinante: nasce una discussione tra un giocatore ed un allenatore, questa cosa ovviamente viene spiattellata da tutti i giornali e poi  l'allenatore, una volta risolta la faccenda, dichiara che è dispiaciuto solamente che la questione è uscita fuori dallo spogliatoio. Il giornalista commenta: ah allora va bene picchiare i propri familiari, basta che rimanga nelle mura di casa... Ma si, portiamo all'estremo qualsiasi cosa, non mi pare abbia lo stesso peso... vabbè ognuno la pensa come vuole...
Il movimento cinque stelle si raduna e non vuole nessuna telecamera, un giornalista furbetto si camuffa con telecamera nascosta per riprendere, poi viene beccato e dichiara: ma n'è valsa la pena!
Mmm qui non estremizziamo quindi, non è come dire: ho ammazzato mio padre per avere l'eredità, ma n'è valsa la pena! No, non lo diciamo, certo. Diciamo solo le cose che ci fanno comodo.
E intanto l'Italia va a rotoli.
La cosa migliore da fare sarebbe quella di evitare i TG e i Giornali e cercarsi le informazioni da mezzi alternativi come internet, dove possiamo avere più punti di vista e farci poi un'idea nostra.
La rivoluzione parte da noi.

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