domenica 10 ottobre 2021

Effetto Gardaland nella vita reale


Ho pensato a questa teoria, ovviente, mentre ero all'interno del famoso parco di divertimenti, ma penso si possa applicare anche sugli altri. Fatto sta che non è tanto importante il nome, ma di cosa si tratta.
Prima lasciatemi impostare i presupposti. 
Per chi è stato a Gardaland sa bene che oltre ad avere giostre adrenaliniche come le varie montagne russe, ha anche quelle che vengono definite black ride, giostre come la valle dei re e il tesoro dei corsari, ricche di diorami e ambientazioni.
L'ultima volta che sono andato ero accompagnato da fidanzata e bimba, per cui le giostre più emozionanti erano off limits, senza contare che la valle dei re era chiusa per via della costituzione di una nuova giostra, ma stiamo divagando. Il punto è che nell'arco di una giornata siamo andati nei corsari almeno 3 o 4 volte.
La prima volta, nonostante non fosse la prima volta nella vita per me, è stata comunque l'esperienza piacevole di sempre: una pausa dal camminare, in oltre essere presente quando la bambina vedeva le cose per la prima volta era un'emozione anche per me.
Le volte successive invece, spinto dalla curiosità della piccola, era uno scoprire cose nuove o dimenticate, osservare particolari magari sfuggiti in precedenza, o dimenticati, notare piccole variazioni sul funzionamento dei pupazzi animatronici...fino a che il mio sguardo incominciò ad alzarsi, vedendo tubi, pali, il soffitto, le uscite di sicurezza. Portandomi alla realtà fittizia della giostra.
Sembra un'assurdità: è ovvio che in una giostra sia tutto finto, è lo è molto palese anche, ma in un certo modo quando saliamo su di essa è come se decidessimo di essere ingannati, accettiamo il falso come vero, perché se non lo facessimo saremmo soltanto (per lo più) un gruppo di adulti seduti su delle barchette agganciate su rotaia, circondati da pupazzi e saremmo annoiati magari.
Detto questo mi ammagino che vi starete chiedendo cosa c'entra tutto questo con la vita di tutti i giorni.
Intanto vi ringrazio perché avete letto fino a qua e spero che andrete fino alla fine.
La vita in qui ci troviamo è un po' come una di quelle giostre, certo molto più articolata ed interattiva, ma in un certo modo finta. Prima che iniziasse la nostra vita eravamo fuori, in fila, emozionanti e impazienti di poterci salire. Curiosi nel sapere cosa ci riserva. Molti potrebbero essere distratti dalle imperfezioni della giostra/vita e rimanerci male, altri saranno invece presissimi, ma magari si perdono molti dettagli. Altri ancora riusciranno ad essere coinvolti e allo stesso tempo potranno vedere tutto quello che è stato creato per loro.
Altri, invece, curiosi di scoprire tutto alzeranno lo sguardo, e non troveranno il soffitto o infrastrutture, no, vedranno invece che c'è qualcosa di più, che c'è un architetto che ha progettato il tutto. Per farci divertire ed imparare.
Il problema poi e ritornando a guardare la "realtà" alcuni non riescono più a goderne e vedono tutto per quello che è: un viaggio fantastico, ma destinato a finire.
Cosa dire alla bambina al tuo fianco che ti fa domande sulla natura di quello che vede? Dire la verità e rompere l'illusione o alimentarla e lasciare che sia lei con il tempo a decidere?
Se parliamo di Gardaland, la risposta è semplice, ma nella vita?
Ogniuno ha la sua risposta.