sabato 9 marzo 2013

Distrazioni

Avevo cominciato il primo post di questo blog pensando di toccare argomenti vari, e anche se fino ad ora pare abbia sempre parlato di religione e politica sappiate che la mia intenzione è ancora quella. Solo che questa settimana l'ispirazione era quella.
Forse un po' colpa di quello che sto leggendo negli ultimi giorni: Siddharta di Hermann Hesse. Una mia amica un giorno mi disse che quel libro faceva parte delle letture adolescenziali e a me mancava... e nonostante mi avesse avvisato che ormai non aveva più senso leggerlo l'ho cominciato comunque.... ma questo non c'entrava proprio con l'argomento di cui volevo parlare.
Quello che volevo dire e che sempre più mi rendo conto quanto la vita sia fatta di distrazioni, una dietro l'altra, e la cosa peggiore è che sono le persone stesse a cercarle, distrazioni sempre più grandi, fino al punto in cui non sanno più nemmeno da cosa volevano essere distratti...a volte poi capita che si abbia un momento di lucidità e con sguardo chiaro si attraversano queste distrazioni che come bolle di sapone scompaiono e non rimane più nulla.
Da cosa ci si vuole distrarre?
Probabilmente dalla vita stessa e la riflessione di quale scopo abbia, perché quando vai a lavorare ogni giorno solamente per sopravvivere, e far sopravvivere la propria famiglia, magari con rinunce e sforzi, pensare: perché? Ma soprattutto non trovare la risposta, sicuramente può causare grande tristezza e, come tristemente accade a volte, un crollo psicologico che può portare ad atti estremi.
Chi non ha vere e proprie difficoltà, vive bene, comunque non vuole pensare a queste cose, meglio cercare un divertimento, qualcosa che gli faccia pensare ad altro: la TV fornisce tanti spunti, gossip, politica, Grande Fratello... Meglio discutere per ore della scelta di un allenatore che dello scopo della vita.
Per fortuna non tutti sono così. Per fortuna c'è anche qualcuno che ci ha pensato, ha chiesto e ha ottenuto una risposta e l'ha condivisa con molti altri.
Avere uno scopo più alto da senso alla moralità, fa vedere le cose nella giusta prospettiva e ci aiuta a vivere meglio... e a sopportare le prove della vita.
Perché se mi svegliassi all'interno di un'aula di scuola, non sapendo perché sono lì, e magari non sapendo nemmeno perché dover affrontare tutti quei compiti, ci ritroveremmo poi di fronte all'esame di maturità impreparati, rimpiangendo tutte le volte che ci siamo distratti anziché studiare...
Se invece il nostro obbiettivo fosse il dottorato, riusciremmo a vedere quei compiti non più come degli ostacoli alla nostra felicità, ma delle prove da affrontare per crescere e raggiungere una felicità maggiore.

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