Avevo detto che avrei scritto qualcosa anche sulla politica, ed eccomi qua.
Volevo partire da quella statistica che dice che il 70% o 80% degli italiani è cattolico, quindi visto che i politici sono italiani, si presuppone che il 70 o 80 per cento dei politici sia cattolico, come il resto degli italiani.
Visto che uno degli insegnamenti di Paolo, nella prima lettera ai Tessalonicesi, è: cercare di vivere in pace, di fare i fatti vostri e di lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato di fare, affinché camminiate dignitosamente verso quelli di fuori e non abbiate bisogno di nessuno.
Viene da pensare due cose: o le statistiche sono sbagliate o i cattolici non sanno veramente a cosa credono.
Claudio Bisio al Festival di San Remo ha detto una cosa intelligente però: il problema sono gli italiani. Provate a pensare alla vostra vita, se fosse filmata e paparazzata, se ogni errore finisse in televisione: che cosa si potrebbe dire di voi? Cosa direste voi di voi stessi?
Se ogni volta che vado a comprare qualcosa o a cambiare tariffa del telefonino devo controllare ogni minima parte del contratto perché in qualche modo il commerciante cerca di fregarmi i soldi, come posso pretendere che i politici non facciano lo stesso?
Se posso fregare 10 euro quando ho la possibilità di fregarne 10 milioni perché dovrei farmi uno scrupolo?
La verità è che gli italiani (non tutti, di certo) sono invidiosi dei politici, perché vorrebbero essere al loro posto a guadagnare senza lavorare (pensioni di invalidità fasulle, raggiri ecc), ad avere una vita sessuale senza limiti (qua non faccio nemmeno esempi), e tutto il resto.
Forse la soluzione sarebbe sarebbe proprio quella suggerita da Bisio, che ci fossero politici di un'altra nazione a governare sull'Italia, magari potremmo diventare territorio svizzero, in modo che anche i posti pubblici siano allo stesso standard.
Se poi le cose andassero male lo stesso, almeno avremmo provato qualcosa di diverso, perché facendo sempre le stesse cose otterremo sempre gli stessi risultati.
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